La chiamano distruzione creativa alla Schumpeter ed è un piano per eliminare le piccole e medie imprese, nello specifico, tutte quelle che non riescono ad andare avanti senza attingere alle finanze pubbliche, cioè alle sovvenzioni statali. Sono più del 90% delle aziende, quelle che fanno l’economia di un paese e quelle che danno lavoro alla gente.
Quello che a colpo d’occhio può sembrare un crimine (da parte dello Stato e delle istituzioni), è in realtà la conseguenza del fatto che molte aziende non ce la fanno più a competere sui mercati o, ancora più approfonditamente, è la conseguenza del fatto che la maggior parte delle persone non sanno più stare al passo con il mondo.
Il mondo funziona in base a un meccanismo ben preciso, il Sistema, che la maggior parte delle persone non conoscono, motivo per cui con il passare degli anni perdono sempre di più e vanno a stare sempre peggio, sormontati da problemi sempre più grandi, che non riescono a risolvere. Fra i tanti problemi, quello più grande in assoluto è il Grande Reset.
Il Grande Reset è un piano coordinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, attraverso il quale si punta a ridurre il numero delle entità produttive, eliminando quelle che non sono abbastanza produttive da riuscire a contribuire alla crescita e allo sviluppo sociale. Tutto questo, al fine ultimo di ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, equilibri di fondamentale importanza per la vita dell’uomo sulla Terra.
Rientrano nelle entità produttive anche gli uomini, le persone. Il Grande Reset è un piano che punta anche a ridurre la popolazione mondiale, per i motivi spiegati sopra, legati alla produttività, anzi alla scarsa produttività.
Il meccanismo di cui sopra è basato sulla legge degli scambi.
L’uomo produce quello di cui ha bisogno per vivere. Molte persone che producono e consumano, fanno muovere l’economia e fanno crescere la società. Il contributo che ognuno di noi può dare, e deve dare alla società, se vuole farne parte, è un contributo che consegue in sviluppo e crescita. La società è un entità regolamentata da un’organizzazione che si chiama Stato. Lo Stato è l’entità che regolamenta il funzionamento della società, e che premia chi contribuisce allo sviluppo e alla crescita, mentre penalizza chi, invece, non contribuisce. Quando una persona invece di contribuire causa danno, lo Stato interviene punendola, in modo relativamente alla gravità del danno procurato alla società. Il danno più grave che si può causare alla società è il mancato contributo alla crescita, che è la conseguenza del non essere interessati a prosperare.
Prosperare significa migliorare sempre di più le proprie condizioni di vita.
Viviamo in un mondo popolato in maggioranza (più del 90%) da persone disinteressate a prosperare, il che significa che il mondo è popolato per lo più da persone incapaci di contribuire alla crescita e allo sviluppo della società, perché la crescita e lo sviluppo sociale sono la conseguenza dell’azione di molte persone che si danno da fare per prosperare.
Le tasse sono un contributo delle persone allo Stato, affinché questo possa svolgere il suo lavoro di regolamentazione della società, e aumentano in misura direttamente proporzionale all’incapacità di contribuire alla crescita e allo sviluppo da parte dei cittadini. Il motivo principale per cui in molti paesi la tassazione è arrivata a superare il 50%, è perché la maggior parte dei cittadini non riesce più a contribuire abbastanza alla crescita e allo sviluppo del loro paese.
Ci sono altri motivi per cui la tassazione aumenta, uno fra questi è la mafia. Lo Stato è un’organizzazione mafiosa, cioè un’organizzazione di persone, i governatori e i legislatori, a cui non interessa del benessere dei cittadini, ma che li sfrutta per arricchirsi sempre di più.
Fortunatamente c’è un modo, legale e legittimo, di evitare di essere derubati dallo Stato mafia, ma è un modo che conoscono in pochissimi, che sono quelli che crescono sempre di più, fra cui rientrano alcune medie imprese e la totalità delle grandi imprese.
Il modo in questione è lo sfruttamento del Sistema, cioè del meccanismo a cui ho accennato sopra.
Il Sistema è il mondo e il mondo è il Sistema. Non conoscere il Sistema significa non sapere come funziona il mondo e se non sai come funziona il mondo, ci rimani schiacciato sotto.
Ci si salva dal Grande Reset, dall’eccessiva tassazione, tornando a essere dei grandi contributori al progresso, imparando come funziona il Sistema, quindi il mondo. Sono pochi quelli che possono salvarsi, non perché il Sistema sia difficile da apprendere, ma perché sono pochi quelli disposti ad ammettere di non sapere come funziona il mondo. E’ un problema di ego.
Il mio lavoro, anzi il mio compito, un compito assegnatomi dall’alto, è quello di insegnare il Sistema alla gente, titolari di impresa e non, al fine di mettere più persone possibili nella posizione di diventare grandi contributori al progresso. Più persone impareranno il Sistema, meno persone verranno derubate dallo Stato mafioso, più persone potranno salvarsi dal Grande Reset, più aziende potranno continuare a esistere e a dare lavoro alla gente, più probabilità avranno le persone di salvarsi.
Il mio lavoro è diretto a persone molto ambiziose e che, consapevoli di avere un gran problema da risolvere (aziende zombie), lo vogliono risolvere da soli, muovendosi in prima persona.
Il Sistema non lo insegnano alla gente, per motivi di concorrenza e di potere, nello specifico, per limitare la concorrenza e per avere sempre più potere.
L’uomo è un entità competitiva e un conquistatore. All’uomo piace avere il controllo della situazione. Fa tutto parte della nostra natura, quindi non lamentiamoci e pensiamo a come fare per non essere derubati, controllati e eliminati.
Alla domanda “non hai paura di essere fatto fuori perché quello che fai è contro l’interesse di coloro che rubano soldi alla gente?”, la risposta è “no, perché 1) non sono un personaggio pubblico, non sono qualcuno che quando parla fa muovere le masse. Sono un nessuno che può fare molto, ma per pochi, che sono una minoranza che non fa testo, cioè che non incide negativamente sulle casse dello Stato mafia, qualora entrassero a far parte del 10%, dei liberi – e 2) Le persone che mi hanno incaricato a fare quello che sto facendo sono molto al di sopra dello Stato mafioso (governatori) e loro vogliono che più persone possibili entrino a far parte del “club dei milionari benestanti e liberi”, che sono quelli che contribuiscono molto al progresso.
In altra parole, nessuno può impedire a nessuno di fare molto per il mondo e per l’umanità, nemmeno lo Stato mafia. Questo perché ci sono leggi (internazionali) che mettono chiunque nella posizione di poter fare parecchio nel mondo.
Il limite a quello che puoi fare nel mondo, è solo una questione di conoscenza sul Sistema. Più conosci il Sistema, meno limiti hai, più puoi fare, e nessuno può impedirti di fare, perché nessuno, nessuna organizzazione e nessuna entità, nemmeno lo Stato, può impedire a nessuno di crescere.
Lo Stato ha potere solo sugli ignoranti, ed è per questo che lo Stato, attraverso le istituzioni, coltiva ignoranti. Ma questo è un altro discorso.
La popolazione mondiale è divisa in due gruppi ben distinti, che sono un’élite di benestanti e una massa di sofferenti. I primi sono meno del 10% della popolazione e sono i liberi, i secondi sono tutti gli altri, cioè più del 90% della popolazione, gli schiavi.
La chiamano schiavitù moderna, ed è la condizione in cui vivono le masse, cioè il 90% della popolazione, che è la gente, miliardi di persone in tutto il mondo che esistono nell’interesse di altri più che nel proprio.
Il motivo per cui la massa è che non sa come funziona il mondo, un’ignoranza voluta da persone (governatori) che beneficiano dal malessere della gente, un’ignoranza che non permette di giocare un ruolo contributivo alla crescita e allo sviluppo della società, che oggi si chiama mondo.
La libertà non è un diritto, è un dovere, o meglio è la conseguenza di quanto contribuiamo positivamente alla crescita e allo sviluppo. Più contribuiamo, più libertà ci viene concessa.
Conoscere il Sistema è, quindi, fondamentale per poter vivere liberamente, ma anche per crescere.
Libertà e crescita vanno di pari passo e sono complementari.
La gente è schiava perché non conosce il Sistema, cioè non sa come funziona il mondo, perché il Sistema è il mondo e il mondo è il Sistema. E’ un’ignoranza che sta costando moltissimo alla gente, e quindi ai lavoratori autonomi, che non sono imprenditori, per il semplice motivo che non sanno far crescere le aziende, tanto quanto le aziende debbono crescere per poter essere un valido contributo al progresso.
La soluzione al Grande Reset e quindi al problema aziende zombie (distruzione creativa alla Schumpeter), consiste nell’imparare il Sistema, e io sono l’unico, fra i pochi che lo conoscono tanto quanto bisogna conoscerlo per poterlo insegnare ad altri, che è disposto a insegnarlo a chi non è ancora parte del “club del 10%”, cioè del “club dei liberi”.
Per concludere, il mondo è diventato un luogo molto competitivo, in cui per farcela devi essere molto bravo. La stragrande maggioranza delle persone, fra i quali rientrano i titolari d’impresa, non sono abbastanza bravi. Al mondo d’oggi, in piena globalizzazione, bisogna fare i conti con una concorrenza molto forte, proveniente da tutto il mondo e presente in tutto il mondo. Se non ce la fai a competere contro certe entità, uomini o aziende che siano, non hai futuro come uomo libero, dovrai sottostare a nuove leggi e nuove regole che impediranno alla gente di vivere una vita degna di chiamarsi tale, cioè una vita sotto l’insegna della libertà e della prosperità
L’errore più grave in assoluto che un titolare d’azienda possa commettere è quello di fare la vittima, perché questo atteggiamento non porta da nessuna parte di buono e perché non fa risolvere il problema, un problema che ha un nome e si chiama Grande Reset.
Se vuoi salvarti dal Grande Reset e vuoi salvare la tua azienda dal fallimento assicurato dall’alto, allora devi imparare il Sistema, anzi no, devi diventare un esperto di Sistema, per poter diventare un grande contributore al progresso.
Devi diventare un’eccellente, sotto l’aspetto delle capacità produttive e contributive al progresso, perché i liberi al mondo d’oggi sono solo gli eccellenti.
Non esiste più la classe media. Al mondo d’oggi, o sei un grande o sei un topo. Se deciderai di diventare un grande e riuscirai nell’intento, ti sarà consentito vivere liberamente, altrimenti dovrai accontentarti delle briciole, il che significa anche mangiare pasti a base di insetti, e dovrai adeguarti a leggi così restrittive da non consentirti nemmeno di allontanarti da casa per più di 5km, se non per andare a lavorare, ammesso che un lavoro lo avrai.
Morale della favola… se vuoi vivere una vita che valga la pena essere vissuta, da uomo libero e non da schiavo, devi diventare un grande contributore al progresso e per diventarlo devi imparare il Sistema al punto di diventarne un esperto.
Sono l’unico che ti può aiutare in questo senso, perché sono l’unico, fra i pochi che lo conoscono approfonditamente, capace e disposto a insegnartelo.
Gabriele Cripezzi